Alla Fiera nazionale della coralità di Verona

Per puro caso abbiamo saputo dell'esistenza della prima fiera nazionale della coralità. Curiosi di ogni novità, ci siamo lanciati in questa avventura dicendo tra noi: chissà di che cosa si tratta? E ancora con sospetto: ma come si fa a partecipare ad una fiera di cori? Certamente che si può. E così ci siamo letti per bene il depliant pubblicitario che diceva:

Giuseppe Savani

PRIMA FIERA NAZIONALE DELLA CORALITÀ
30 marzo - 3 aprile 2005
Arsenale di Verona

L'Assessorato alla Valorizzazione delle Tradizioni Popolari Veronesi ha collaborato all'organizzazione della prima Fiera Nazionale della coralità, e al XVI Concorso internazionale di canto corale ideato dall'Associazione Gruppi Corali Veronesi, eventi che si svolgeranno a Verona dal 30 marzo al 3 aprile 2005.
La Fiera della Coralità è la realizzazione di un progetto espositivo che coinvolge la realtà corale a livello nazionale per mostrare al pubblico le opere e le iniziative che sono patrimonio dei gruppi corali: video, CD-ROM, pubblicazioni, partiture musicali, progetti...
L'intento della mostra è quello di creare un'occasione di dialogo e scambio culturale tra i diversi cori, costruire proposte e valutare idee che possano giovare alla diffusione del canto, conoscere le iniziative dei cori sia italiani che stranieri, fondare progetti comuni.
Lo scambio sarà arricchito dalla presenza a Verona di numerosi cori stranieri, presenti nella nostra città per partecipare al XVI Concorso internazionale di canto corale.
La Fiera sarà inaugurata all'ex Arsenale di Verona mercoledì 30 marzo alle ore 15.30, con le relazioni di Maria Silvia Roveri (presidentessa dell'Associazione Nova Cantica) e di Flavio Nosè (psichiatra) che guideranno una riflessione sulla funzionalità vocale e sul rapporto tra arte corale, cultura e società.
La Fiera rimarrà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00.


Tutto bene. Abbiamo fatto un progettino per curare l'allestimento dello stand, siamo andati in prestito di espositori, videoproiettore, computer... e l'avventura è iniziata.
Innanzitutto, ci siamo detti, che cosa porteremo per incoraggiare i visitatori? Formaggio e salame, disse qualcuno. L'idea non parve malvagia, ma si pensò di soprassedere e di rinviare il suggerimento culinario ad altra occasione. Meglio puntare ai contenuti culturali per non apparire superficiali.
Decidemmo di presentare un depliant a colori, e un segnalibro ideati dall'estrosità di Walter oltre a un CD-ROM costruito a più mani dai coristi e assemblato con genialità da Mandow, la nostra superesperta di grafica computerizzata.
Nel CD-ROM abbiamo inserito tutti gli elementi di cui eravamo in possesso in quel momento, utili per presentare l'identità e l'attività della nostra Corale.
Ovviamente si trattò di un CD-ROM numero zero, in divenire: panta rei. Infatti ci siamo ripromessi di aggiornarlo almeno una volta all'anno, inserendo non solo ciò che riguarda il coro, la sua vita, le sue uscite, le sperimentazioni, i progetti ma anche elementi originali di musica e canto, arte, folclore, poesia... In breve: il CD-ROM dovrà diventare una summa multimediale ampia e diversificata, come ampia e diversificata è la nostra Associazione culturale dove convivono aspetti di raffinata cultura, così ci sembra, con elementi di gioiosa convivialità e gioco. Giuseppe Savani
Il CD-ROM venne proiettato in continuazione sulle pareti del nostro piccolo stand. I visitatori si fermavano e potevano interagire con le immagini e cliccare sul mouse per scoprire alcune ricercatezze estetiche ed operative come quella che consente di dirigere il coro.
Durante i giorni della fiera abbiamo conosciuto diversi gruppi corali. Si fa presto a fare amicizia con le persone, quando si condivide una passione così elevata e socializzante come il canto! In alcuni momenti, soprattutto l'ultimo giorno, si sentiva provenire da lontano un canto: seguivi le voci come fa il cane quando annusa il tartufo e ti infilavi in mezzo a loro. Ti facevano spazio e diventavi uno di loro: aggiungi una voce al coro, altro che un posto a tavola!
L'idea del formaggio fu rinviata, ma non quella di portare un paio di bottiglie di nocino fatto in casa. Un gruppetto di alpinoni, alti e forti come querce, sentito l'odore del liquore, si avvicinarono allo stand, gradirono la visione del filmato ma soprattutto apprezzarono il nero liquore. Con quattro pacche sulle spalle si consolidò non un'amicizia, chè sarebbe pretendere troppo, ma una cameratesca, goliardica, conviviale simpatia. Fu un bel momento.
Clemente, che è il corista addetto alle riprese cinematografiche, seguì i cori partecipanti al Concorso, molti stranieri, fino all'Arena e li filmò mentre cantavano “Va pensiero”. Centinaia di coristi riuniti nella storica arena: uno spettacolo.
Tornato allo stand, il solerte Clemente proiettò sulla parete bianca lo spettacolo registrato pochi minuti prima. Tanti visitatori e coristi si riconobbero e sostarono incuriositi a commentare la scena.
Gli altri stand erano quasi vuoti, il nostro era affollato. Senza saperlo avevamo dato un contributo significativo allo svolgimento della Mostra costruendo una pregevole rete di interscambio culturale.
Anche il nocino, in quell'occasione, terminò rapidamente, ma ne valeva la pena.

Guido