Secondo le più recenti scoperte della fisica la materia non sarebbe altro che un insieme di vibrazioni.
La teoria della superstringa postula che ci siano 11 dimensioni, 10 spaziali e una temporale, ed è in grado di far combaciare perfettamente tutti i tasselli delle precedenti osservazioni effettuate dai fisici.
Se tutto vibra pertanto l'Universo ha un suono dato dalla somma di tutti i suoni dei corpi celesti.
È straordinario osservare come questa concezione sia presente nei più antichi testi sacri dell'India, nei vangeli, nelle antiche culture di diversi popoli, nella filosofia greca.
La fisica concorda perciò con le antiche interpretazioni religiose e filosofiche che affermano essere il suono il principio primo.
Basti pensare alle Upanishad, le antiche scritture dell'India, secondo cui l'universo ha preso origine dall'emissione del suono primordiale. La stessa idea si trova nel vangelo di S. Giovanni: all'inizio era la parola…
Secondo la teoria cosmogenetica di Pitagora il movimento degli astri produce un suono detto armonia delle sfere celesti. Questa armonia coinvolge ogni essere nella sua totalità e per analogia tutto l'universo.
La musica è l'elemento unificante e regolatore perché congiunge tutto ciò che vibra.
L'essere umano può percepire solo una piccola parte di questo ampio spettro vibratorio.
Noi non siamo altro che il nostro suono. Alle frequenze più basse troviamo la nostra realtà materiale. A frequenze ancora più elevate c'è il pensiero, l'anima, lo spirito.
La musica ha la pretesa di portare la mente a vibrare all'unisono con Dio.
Il suono è una forza universale e invisibile capace di produrre profondi cambiamenti a livello fisico, emozionale e spirituale. La musica è un suono speciale, perché contiene un sistema di ritmi, armonie e relazioni che esistono in tutto l'universo, dal movimento delle galassie fino alla crescita della più piccola cellula.
I saggi delle antiche culture concepivano la musica come un'eco e risonanza della musica cosmica.
L'umanità dovrebbe cantare all'unisono con le stelle per raggiungere l'armonia universale.
Ogni fase della vita e ogni cambiamento si manifesta con il passaggio a una diversa vibrazione, con un suono diverso
Questo è ben rappresentato dal sistema dei Chakra: nel sistema tradizionale sono sette, come le note della scala musicale, e l'ottavo segna l'inizio di una nuova serie di chakra, così come di note.Ogni aspetto della vita, fisico, emozionale e spirituale si manifesta come una vibrazione energetica nei chakra, e corrisponde a un suono, a una nota musicale.
(Da: L'antico segreto del fiore della vita - D. Melchizedek)
Esiste un nuovo sistema a 13 chakra, più evoluto, che si inserisce nel sistema di 13 note della nuova musica atonale: anche qui la nota più alta segna la fine della serie e l'inizio di una nuova: ciclicamente l'inizio e la fine coincidono (nell'apocalisse si legge: Io sono l'Alfa e l'Omega, l'inizio e la fine!)
Ogni ottava, o serie di 13, presuppone una serie più bassa e una più in alto, all'infinito, sebbene le nostre orecchie possono percepire solo una piccolissima parte di questa realtà.
Haendel diceva che con la musica non intendeva intrattenere e divertire il pubblico, ma renderlo migliore.
È scientificamente provato l'effetto benefico della musica sui parametri fisiologici e sulla guarigione, sia nell'uomo che negli animali e perfino nei vegetali.
La voce è l'allegoria dell'anima. La voce unisce la più piccola vibrazione energetica all'energia di tutto il cosmo. Con il canto entriamo in risonanza con tutto l'universo.
Lo strumento “voce” è tutt'uno con la totalità del nostro essere, corpo, emozioni e spirito. Liberarsi delle tensioni dello stress fisico ed emozionale aumenta il nostro potenziale e la capacità vocale. Ci rendiamo conto che la vita sulla terra è una fitta rete di interazioni e che ogni parte dipende dall'altra e a sua volta influenza ogni altra cosa. Con il canto corale recuperiamo l'antica coscienza che la musica simbolizza ed esprime il principio di mutua comunicazione e dipendenza. Nel canto corale ogni elemento è determinante nel raggiungimento del risultato finale, e a sua volta è influenzato da ogni altro elemento del coro e dal risultato finale stesso.
La musica nella sua essenza è dimostrazione di rispetto reverenziale per la creazione.